A Gela non fanno pizza. Fanno alchimia - Pizzarium di Francesco Tasca
- CeDiAl
- 18 lug
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A Gela, in una città dove la pizza è spesso vissuta come rito quotidiano, Francesco Tasca ha scelto di fare una cosa diversa: rallentare. In un tempo in cui tutto corre, ha deciso di fermarsi sulla farina, sull’acqua, sull’impasto. Ha deciso di ascoltare la materia prima, di darle spazio, tempo e forma.

Il suo locale si chiama Pizzarium, ma è molto più di una pizzeria: è un vero laboratorio artigianale, in cui ogni teglia diventa un racconto da costruire con metodo e sensibilità. Francesco non si limita a cuocere pizze: le progetta. Parte dalla farina – spesso Petra, selezionata per l’alta idratazione e le lunghe maturazioni – e lavora su un equilibrio difficile da raggiungere tra alveolatura, croccantezza e leggerezza. Ogni singola fase, dalla fermentazione alla cottura, è controllata con una precisione quasi maniacale. Ma è nella scelta degli ingredienti che si percepisce il suo modo di intendere la pizza: topping sempre diversi, prodotti di qualità professionale, nessun compromesso su salumi, latticini, ortaggi o spezie. Un impasto studiato, nutrito da materie prime che non coprono ma esaltano. E in questo percorso, Francesco ha scelto di affidarsi anche a CeDiAl, riconoscendo nel nostro lavoro il valore di una fornitura pensata per chi non si accontenta. Per noi, affiancare realtà come Pizzarium significa molto più che “vendere prodotti”: significa riconoscere il merito di chi porta in alto il concetto stesso di pizza. Quella che non si improvvisa. Quella che racconta una storia, una tecnica, una Sicilia nuova che ha ancora fame di qualità.




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